I più frequenti parassiti animali dei fruttiferi sono diversi e ciascuno necessita trattamenti diversi.
- Afidi: detti anche “pidocchi delle piante”, sono piccoli insetti di colore verde o nero, talvolta coperti da una peluria (afide lanigero). Si diffondono sulle parti vegetali più tenere (germogli di foglie e boccioli), soprattutto in primavera, quando il clima si fa più caldo e umido. Oltre a provocare danni alla vegetazione, possono trasmettere malattie virali. Inoltre, rilasciano la melata, una sostanza appiccicosa sulla quale si instaura una forma fungina che provoca una patina nera (fumaggine).
Difesa: si interviene quando l’infestazione è nelle sue prime fasi, con fitofarmaci sistemici (entrano in circolo con la linfa) o con prodotti biologici. - Cocciniglie: esistono diversi tipi di questo insetto tenace, spesso coperto da uno scudo protettivo o da una peluria bianca sotto la quale succhia la linfa, provocando gravi deperimenti della vegetazione, la caduta del fogliame, il disseccamento dei rami con maggiore infestazione e punteggiature di vario colore sui frutti. Le cocciniglie producono inoltre la melata (vedi afidi).
Difesa: utile la prevenzione effettuata con trattamenti invernali a base di olio bianco. - Mosche della frutta: diversi insetti alati depongono le uova su frutti e foglie; le larve si nutrono all’interno del frutto provocando seri danni al raccolto.
Difesa: si utilizzano fitofarmaci tradizionali o biologici (Bacillus thuringiensis) da somministrare a più riprese. L’uso delle trappole cromotropiche, da appendere ai rami, serve per stabilire la soglia numerica di parassiti, oltre la quale conviene effettuare i trattamenti. - Parassiti specifici: alcune specie sono colpite da forme aggressive tipiche, come la psilla del pero, la carpocapsa del melo, la tignola del prugno, la mosca dell’olivo, le cocciniglie degli agrumi, gli insetti rodilegno del melo e del pero ecc.
Difesa: alcuni di essi possono essere debellati con prodotti generici o insetticidi biologici, per altri è opportuno effettuare i trattamenti con preparati specifici.
Per saperne di più: A. Del Fabro, Difesa biologica. Guida completa, Giunti Demetra 2006